"Basura" è l'ora bassa a ridosso del tramonto, l'allargarsi quasi improvviso del giorno in una luce vasta e stillante, come di rugiada. Attenta alla parola dei bambini che imparano a parlare, come a quella dei vecchi che insegnano a tacere, Giusi Quarenghi cattura l'eco della luce che si avverte al fondo del giorno per riconsegnarcela in forma di voce poetica: cosí la "basuràda" avverte della sua presenza e, qui, nuovamente, accade.