La poesia di Giulio Marchetti, che nasce e si sviluppa lungo l'asse metaforico, non si nasconde dietro alcun mito dell'indicibile: la fertile oscurità che a volte vela questi versi nasce piuttosto dalla ricchezza e dalla compresenza di più piani di significazione, perché è spinta da un'urgenza di dire di cui è traccia ad esempio la sintassi, non amplissima ma ben articolata e sorretta da immagini metaforicamente pregnanti. Gli stessi titoli delle poesie fanno spesso tema, giocando il proprio ruolo fra spunto per il pensiero e suo sunto.