Opera giovanile del Boccaccio, nota per essere il primo poema in cui viene adottato lo strumento metrico dell'ottava narrativa, racconta la storia di Troiolo, ultimo figlio di Priamo, e dell'amore ricambiato di Criseida, figlia del sacerdote di Apollo. Durante uno scambio di prigionieri, la giovane donna si reca al campo dei greci accompagnata dall'eroe acheo Diomede. Troiolo, temendo il tradimento di Criseida, accecato dall'ira si appresta a vendicarsi su Diomede, ma viene prima ucciso da Achille. Narrativa e lirica s'incrociano in questo testo che si avvale di un commento che registra la fitta trama di echi, le riprese tematiche, i tópoi letterari, le situazioni poetiche appartenenti tanto all'area popolareggiante quanto alla tradizione letteraria (dai classici Ovidio e Virgilio a Cino da Pistoia e Petrarca).