"L'orecchio delle dèe" nasce dall'esigenza di dare voce alle problematiche del nostro tempo attraverso simboli e figure mitologiche che l'antichità ci presta. La silloge si trasforma in un diario che raccoglie confidenze e silenzi. Si parla della difficile situazione che vivono ogni giorno le donne, soprattutto le madri, in alcune zone del mondo. Altrettanto difficile è la sorte dei bambini. Con questi versi l'autrice esprime il dolore e la speranza di chi trova il coraggio di fuggire da guerra e fame intraprendendo il duro e drammatico viaggio della traversata del Mediterraneo.