"'Le regole del viaggio' di Andrea Gibellini sono un passaggio definitivo verso quella consapevolezza poetica d'immagini liriche che aveva caratterizzato i suoi due precedenti libri 'Le ossa di Bering' e 'La felicità improvvisa'. Qui una sfasatura temporale di situazioni poetiche entra nelle regole della vita di ognuno di noi e determina un orizzonte di sguardi che sfuggono, con orgoglio e ironia, dalla stasi dell'ordinario. La lingua della poesia, nel contatto con la natura e con i suoi colori, nella scoperta di un evento poetico, a volte pare ancora di più affilarsi con un incedere metallico: è l'istante, la sua incandescente ed essenziale promessa che dovrebbe resistere ad ogni cosa avversa, la vera sfida di questa poesia. Il paesaggio che sappiamo emiliano, di fiumi e di pianure e di brevi colline all'orizzonte, assume contorni quasi fantastici; gli animali che lo abitano diventano esseri con manifestazioni preveggenti. Si richiamano i nomi di poeti, Brecht, Fortini, Bandini, fino al più giovane Remo Pagnanelli, come fossero i Lari magici di un percorso poetico, di un viaggio che non vuole vedere, con istintiva ostinazione (e chi è la figura-persona che intesse i versi sempre in caccia di una sorgente emotiva...), la propria fine."