Questo dialetto personalissimo di Fucci, che ha le radici nelle contrade ma i cui rami si estendono nell'universo, si misura in questa nuova raccolta con la meditazione sull'esistenza in generale e in particolare sulla natura dell'uomo, capace da una parte di Pansìr e di memòria e dall'altra di una cativéria sénza uguél." (Giuseppe Bellosi)