"L'oscurità tra le foglie", opera prima di Gian Luca Guillaume, è il viaggio interiore e formativo di un giovane arrabbiato e incompreso, che comincia parlando di sé per dire la condizione di tutti. Nell'itinerario si inseriscono varie appendici che sono lo specchio in cui si riflette l'autore: sono i suoi pensieri sulla vita, sulla morte, sull'amore e sui sogni; le varie sfumature dei suoi crucci e delle sue emozioni. Il libretto, documento eccezionale nel panorama letterario italiano contemporaneo, è l'esame di coscienza di un ragazzo che ha perso la fede nell'uomo, e che guarda a esso in tutte le sue contraddizioni, finendo comunque per affermare la necessità di un impegno, qualunque esso sia, per partecipare, per non perdere l'occasione di vivere appieno, dimenticando (anche solo per un attimo) la propria individualità e immergendosi nello sforzo collettivo.