"Primo vere", qui riproposto nell'edizione del 1879, segnò il noviziato poetico del sedicenne d'Annunzio. Ottenne numerosi consensi e il plauso di Giuseppe Chiarini che riconosceva al giovane "attitudini alla poesia non comuni". Inoltre, vi si scorgono motivi caratteristici del d'Annunzio più maturo.