Poesie come "nature vuote", porte verso spazi che il lettore può percorrere o abitare. Forme chiare dentro le quali possono apparire le ombre. Un corvo, un verso, "un uccello sulla statua di un uccello", momenti e dettagli di una quotidianità esplorata come una terra sconosciuta. Come dice la massima zen riportata in esergo: «Bisogna vivere profondamente il nostro fare colazione».