In "Chernobylove - Il giorno dopo il vento", il dono della sintesi si appropria della realtà, a passi scalzi. Come a entrare di soppiatto, teneramente e con crudele verità, nella "stanza" compositiva del verso poetico. Ed è un verso tremendo, frutto di una personalità dilaniata dalle "bellezze" e dalle "sicurezze" della società postmoderna.