Visione: è questa la parola, in bilico tra arte pittorica e fughe dall'io, che meglio descrive l'opera in versi di John Gould Fletcher (1886-1950), uno dei più importanti esponenti dell'imagismo statunitense. Pur se affascinato dai vasti spazi del continente americano, Fletcher è anche un poeta d'interni: il ciclo dei Fantasmi di una vecchia casa, tra le poesie qui presentate, ne è l'esempio più compiuto, con il suo campionario di domestiche ossessioni e inquietudini quotidiane. Dalle sintesi colme di stupore delle Stampe giapponesi all'Eden senza tempo de L'albero della vita, il lettore italiano con questo volume può avvicinarsi per la prima volta a un'opera poetica ancora inesplorata.