Accanto a Omero i Greci collocavano, come loro secondo grande poeta, il beota Esiodo. Con lui si schiude una sfera sociale ben diversa dal mondo dell'aristocrazia e dalla sua cultura: se Omero mette anzitutto in piena luce il fatto fondamentale che ogni cultura muove dalla formazione di un tipo d'umanità aristocratica, in Esiodo si rivela la seconda grande sorgente della cultura: il valore del lavoro. Il titolo "Le opere e i giorni", che i posteri diedero al poema gnomico di Esiodo, lo dice perfettamente. L'eroismo non sta soltanto nella lotta dell'eroe cavalleresco con l'avversario che l'osteggia in campo, ma anche nella lotta silenziosa e tenace del lavoratore con la dura terra e con gli elementi. Completano questa edizione il poemetto pseudoesiodeo "Lo scudo di Eracle" e il cosiddetto "Certame", opera anonima che narra la leggendaria gara poetica tra Esiodo e Omero.