"La poetessa, scelto un punto di osservazione, costituito da se stessa, rivela il proprio universo interiore e lo relaziona col mondo. Opera, inoltre, una moltiplicazione di sé - come accade alle famose bambole, in apparenza creature distinte, ma in realtà coincidenti - rivelando le donne che sono in lei e che i diversi nomi e origini non riescono a dissimulare..." (dalla nota di Stefano Mangione)