"Javier Egea (Granada, 1952-1999) è un autore fondamentale nel panorama della poesia spagnola contemporanea. Fu tra i fondatori, nei primi anni '80 del secolo scorso, de "La otra sentimentalidad", una corrente poetica che si proponeva di rinnovare la poesia spagnola recuperando l'impegno politico in una chiave originale e facendo propria l'esigenza di trasformare gli ideali vetusti e obsoleti, ereditati dal franchismo, in un modo nuovo, 'altro', di intendere e vivere i sentimenti e le relazioni durante l'epoca della Transizione. La silloge Paseo de los tristes (1982), che ottenne il Premio Hispanoamericano de poesía Juan Ramón Jiménez dello stesso anno, è un'opera che ricopre un ruolo centrale nella produzione della maturità letteraria di Egea poiché in essa l'autore sviluppa e porta a compimento il percorso iniziato con Troppo mare, ovvero una poetica materialista intrecciata a un repertorio amoroso, che si appoggia sulla lezione del romanticismo becqueriano. La raccolta si divide in tre parti: la prima, "Rendita e diario d'amore", è (...)".