Duecentocinquanta epitaffi, duecentocinquanta voci a dire, ciascuna, l'essenza di una vita, l'essenza della Vita; ed è la Vita, assieme al Tempo, alla Morte e all'Umano, la grande protagonista di questa ormai celeberrima raccolta di poesie, qui presentata nella forma voluta da Edgar Lee Marsters per l'edizione definitiva del 1916. La vita e la morte sono raffigurate nelle loro molteplici, variabili e variate manifestazioni, in un coro di voci che sono i sussurri o le grida di persone che hanno vissuto e che ora, da morte, vogliono lasciare di sé un estremo ricordo, un'estrema memoria.