C'è, in Angela Donna, un'anima a doppia dimensione, che le deriva dalla città di origine, e che in letteratura si chiama, fin dai tempi di Dante Alighieri, lo stile basso giustapposto senza alcuna contraddizione, ma anzi in naturale continuità, con lo stile alto. Lo stile basso, come Dante insegna, è quello dell'Inferno, totalmente ispirato dalla realtà peccaminosa e contraddittoria del quotidiano, così contaminata dagli appetiti umani che si mescolano in un "meticciato" indistinguibile di passioni e di pulsioni sia nobili sia plebee, sia virtuose sia depravate, ma che costituiscono la scena del mondo reale in cui l'umanità trascorre la vita biologica. È questa la scena che si svolge nella partecipazione pubblica ai destini comuni dell'umanità.