Se la poesia consiste in parole che si fanno musica, la raccolta di Donato Ladik si organizza come una piccola sinfonia in tre movimenti che vanno dall'Allegro con brio, all'Andante con moto, al Moderato. La tessitura, sbarazzina e giocosa nel primo, diventa pensosa e virile nel secondo, per sfociare in una meditazione solenne nella terza, prove, tutte, della raggiunta maturità espressiva del suo autore, capace di far risuonare il suo strumento in tutta la gamma delle intensità del sentire umano.