«Nella silloge "Mie cose preziose", oltre a personificare la ricerca dell'essenziale e ad avere scopo sociale, è contemplazione e meditazione su "un assoluto che raccoglie nel dolore la bellezza" (Per un attimo di vita), è uno "scoprirsi primavera d'improvviso" (Scoprirsi primavera), consci della caducità umana e del fatto che siamo noi stessi la nostra memoria.»