La silloge "Odi della seconda poetica" di Gioacchino Di Bella è un'invocazione vibrata all'esperienza poetica perché, usando le sue medesime parole, la poesia "è là, a poca distanza da noi, procede nelle nostre gambe ovunque e comunque, bisogna evocarla con devozione sacrale affinché non si discosti da noi che siamo intenti e noncuranti, operando consuete desertificazioni spirituali e materiali."