«De Mitri avvolge, leggo e rileggo, per respirare dentro i suoi versi, quelle cadenze uniche che sa aprire, scoprire. Affonda le mani con generosità nei poeti d'avanguardia e sperimentali del Novecento, col senso limpido di una mente che gioca tutto. L'Es dunque, lingua negata, è l'inimmaginabile, sconvolgente, che conduce il lettore nelle interferenze più imprevedibili della poesia e del pensiero muto del nostro tempo. I versi si fanno concetti, emozioni, idee, dentro i nostri passi ciechi. Una poetica assai rara oggi, apparentemente ermetica, ostica, ma lungimirante, meglio dire oltre. Dadaisti, surrealisti, concettualisti, bruttisti. beat, cyberpunk, rivoltosi, si fondono in una feconda espressione che sa di futuro, attuale, sorprendente e vivo come mai. I critici avranno di che parlare, ma prima saranno costretti a capire...» (Dalla prefazione di Silvia Denti)