L'opera di Mahmud Darwish è un luogo d'incontro in cui il poeta legge e traduce una realtà, quella della Palestina, con linguaggio universale. Il suo esilio è l'esilio di tanti popoli che hanno un'importante sfida da accettare: lasciar dialogare le diversità e considerarle una preziosa ricchezza. Le poesie raccolte in questo volume ci parlano della vita raminga di Darwish a partire dall'età di sette anni, del suo impegno senza tregua per la propria terra attraverso lo scrivere e il comunicare. Ci raccontano anche del traduttore Saleh Zaghloul, suo connazionale, che ha selezionato le poesie contenute in questo volume per rimpastarle nella nostra lingua. Anche lui esiliato con i suoi genitori, all'età di sei anni, e approdato in Italia a diciotto, per poi affrontare gli studi e l'impegno sociale con il sindacato e i migranti. Questa raccolta parla di noi che leggiamo, dei nostri percorsi di vita, dei nostri attuali vicini di casa venuti da altrove. Proviamo dunque a leggerla con gli occhi della nostra anima, perché può arricchire il nostro vissuto con un senso inatteso e con la bellezza dell'incontro, del dialogo, dell'intesa e della pace.