Tommaso Niccolò d'Aquino, nobile patrizio tarantino vissuto tra il 1665 e il 1721, è il poeta nazionale tarantino, se i suoi concittadini, di ieri come di oggi, lo avessero letto, innamoratisi della loro città, non avrebbero permesso l'occupazione e lo snaturamento del loro territorio da parte degli stabilimenti militari sul finire del XIX secolo, e delle grandi aziende siderurgiche e petrolifere nella seconda metà del XX. Le Delizie Tarantine, composte in giovane età, e pubblicate postume a Napoli nel 1771, con traduzione in ottava rima, a cura di un suo pronipote, Cataldantonio Atenisio Carducci, sono un inno alla bellezza e alla dolcezza di quell'angolo di terra, che era considerato " uno dei più bei siti dell'Universo".