"L'azione, all'interno del palcoscenico friulano, è animata da fantasmi, quelli dei vivi e quelli dei morti: donne soprattutto, quelle della sezione Presenze. Donne primarie, primitive che sembrano celare dietro i vestimenti e l'aspetto infantile, il grembo pesantedella madre: La donna che scrive a matita / ha un'età vicina a quand'era bambina / ha l'età di sua madre, l'età di sua figlia. / Ha letto le pietre nelle trincee / e le storie degli uomini seduti di fronte / ha mangiato bacche / visitato più volte la stessa cascata / ha messo i piedi nella rugiada / per sentire quanto è fonda la rinascita. Così questa bambina adulta (forse l'unico, vero protagonista del libro) vola, nella memoria, da un campo all'altro, da una all'altra trincea".