"'Osmosi', titolo di questa ammaliante silloge, sottende un certosino lavoro di scavo interiore, che si sedimenta con cristallina evidenza e, in diversi frangenti, rimanda all'eudaimonia di memoria aristotelica. Del resto, l'autrice spazia agevolmente nel pensiero filosofico classico, grazie alla sua formazione umanistica, che denota un portato culturale di notevole caratura. La scelta del termine "osmosi", certamente non casuale, racchiude in sé la metafora dell'esistenza, che prepotentemente fluisce, tra significato e significante e non può restare sulle soglie dell'ombra. (Dalla Prefazione)