Otto anni separano questa riedizione dalla prima versione di Radici, qui riproposta con il sottotitolo «poesie giovanili», a marcare un atteggiamento di umiltà da parte dell'autore nel presentare il proprio lavoro al pubblico. D'altra parte, già la prima versione conteneva una raccolta quasi autonoma, intitolata Attimi. Emerge, quindi, un continuo lavorio da parte di Colella nel rivedere, limare, correggere, ampliare. E perciò non stupirebbe più del dovuto se tra qualche anno l'autore riproponesse una terza versione della sua silloge poetica, ulteriormente rivista, con aggiunte e riscritture. Questo atteggiamento bene si accompagna, anzi probabilmente è una diretta conseguenza, della scelta di Colella di produrre componimenti sintetici. Le liriche, infatti, prevedono non più di una manciata di versi, in cui il peso specifico di ogni parola è determinante.