"Tutta la lirica di Claudio Pasi è la partitura musicale di una profonda pietas. È segnata cioè da un costante e innamorato rispetto di un passato che corre dall'antichità classica al cerchio dei tempi e dei luoghi in cui è cresciuto l'autore. Il "narratore onnisciente" - che però conquista spesso la sua onniscienza con un paziente lavoro d'archivio su sperdutissime fonti - guarda a oggetti anche piccoli o storie molto "minori" del passato con una proiezione nostalgica che chiama tutto a nuova vita, in un concerto di melodie per lo più regolate su un endecasillabo di grande eleganza, che fa di ogni suo "fotogramma" un autentico dono. Nessun testo di Claudio Pasi è mai gratuito o irrilevante, anche se la sua voce si caratterizza per una partecipe e commossa attenzione alle minime cose della vita, e alle minime storie che fanno loro da teatro: vicende "normali" e drammatiche di un individuo, di una famiglia, di una comunità". (Dalla prefazione di Alessandro Fo)