Il modo di raccontare di Chiara Moimas non è affatto semplice, né prevedibile, non è neppure troppo definibile; si ha la sensazione che non sia neanche collocabile temporalmente. Non lascia dietro di sé alcun filo di Arianna mediante il quale ripercorrere a ritroso la strada percorsa. È una poesia che si è dimenticata della modernità, forse perché la poesia non ha alcun bisogno di essere, o di apparire moderna, non ha alcun bisogno di facilitare al lettore il compito della lettura. È una poesia che parte dall'oblio del Moderno. E di qui si dirige, a vele spiegate, verso l'ignoto. Con la maschera della propria impenetrabilità. È il suo modo di offrirsi al lettore.