"Lo spleen di Parigi" è una raccolta di "piccoli poemi in prosa" scritti da Baudelaire tra la metà degli anni '50 e la fine degli anni '60 dell'XIX secolo. Nel leggerlo si è immersi in un universo al tempo stesso familiare e lontanissimo, in una città che al tempo stesso è la nostra e non lo è, pullulante di vite miserabili, illuminate da improvvisi atti di virtù, brevissimi quanto scintillanti. Parigi emerge dalle pagine di Baudelaire come da un'acquaforte, con i suoi bassifondi, che affascinano e disgustano il poeta, con l'intrecciarsi incessante di vite, con le sue folle solitarie, i suoi vicoli squallidi, i suoi caffè fumosi, la sua nebbia, i suoi cieli cupi.