Questa raccolta nasce in un periodo che definirei mostruoso; mentre scrivevo di loro mi sono accorto che mostro voleva dire altro da quello che il mio immaginario aveva costruito negli anni, tanto più se paragonatolo agli eventi storici del momento. L' accezione comune della parola iniziava a starmi stretta, come una vecchia maglietta dopo anni di birra; il riciclo era l'unica possibilità per non offendere i ricordi. Nel mio girovagare fra le parole mi sono accorto che i mostri della mia infanzia erano sempre riconoscibili, insomma si annunciavano ancora prima d'arrivare; quelli che ho incontrato dopo, invece, si insinuavano silenziosi fra le pieghe della mia vita. Come potevano essere la stessa cosa? Questa domanda mi ha portato a discriminare fra i due. MOSTRO lat., s.m; MOSTRUM a sua volta da MONESTRUM "prodigio, portento, cosa straordinaria, contro natura", a sua volta da MONERE avvisare, ammonire.