Il percorso tracciato dell'autrice in questa prosa poetica, vede una prima parte (intitolata Veglie) nutrirsi di fantasie che affondano le loro radici in sogni decentrati rispetto all'apparente protagonismo di Marta Celio, che - solo in un certo senso - ne è la vera "autrice". Si direbbe, parafrasando Borges, che è Pierre Menard (e non de Cervantes) a pieno titolo, l'autore del Quijote. Chi è dunque - a pieno titolo - l'autore di "Sul crinale"? Nella seconda parte (intitolata Lei, Esercizi di stile) ancora una volta l'autrice non parla in prima persona, ma scrive di mutamenti a partire da una smaterializzazione del sé. Dunque pseudonimi e decentralizzazioni caratterizzano una scrittura febbrile.