"Con i suoi versi, con grande garbo e fine stile, Ugo Catola socchiude portali oltre cui ci inoltriamo ora nella innocenza della Natura, ora nelle stanze sacre della Memoria, popolate dei suoi nostalgici abitatori, e risaliamo fino a là dove il tempo riposa. Il richiamo di un dolce riposo finale è il filo d'Arianna dal quale la sua lirica si lascia percorrere. Una meta in cui un Fato velato e remoto, ma non impassibile, ricongiunge, forse per una vita rinnovata, strade che ora divergono o si sono interrotte. Salutiamo una poesia che socchiude la porta dietro cui sommessamente aspetta il Bene". (Marco Della Luna).