«Dalle pagine di questa raccolta tracima una quantità d'amore che non si capisce come sia possibile tutto questo amore per un uomo solo. Roba da spararsi». Si può fare i poeti senza essere poeti? Si può non fare i poeti e tuttavia esserlo? Qual è la differenza tra essere poeta e fare il poeta? Cosa avrebbe risposto Henry Sidgwick all'affermazione "Sandro Bondi è un poeta"? Chi è Henry Sidgwick? Ecco, queste sono solo una piccola percentuale delle domande che mi pongo da anni prima di andare a letto o mentre faccio la pipì nei bagni dei bar che frequento. Domande alle quali non so rispondere e soprattutto non ne ho alcuna intenzione. So tuttavia per certo che questo è il mio sesto libro di poesie. Raccoglie gran parte delle cose scritte nell'ultimo anno della mia esistenza. E anche della vostra, di esistenza. Mi sono divertito un sacco a scriverle. Spero voi a leggerle. Il titolo è forte. C'è la morte nel titolo. Ma c'è anche un sacco di vita e di speranza. Dentro e fuori dal libro, intendo.»