«Alberto Casiraghy continua a lavorare con passione, ad amare ognuno dei suoi libri ("Fare i libriccini è un privilegio, mi permette ogni giorno di incontrare amici che non necessariamente vengono per stampare, passano semplicemente a trovarmi, portano qualcosa e si sta in compagnia"), a definirsi con modestia solo uno stampatore che ogni giorno produce un libro d'arte. Nico Orengo ha detto di lui: "Ogni giorno fa un libro, come se facesse una micca di pane. Ogni giorno una poesia, è un miracolo, perché dispensa versi. Credo sia l'unico editore italiano che abbia letto tutto quello che pubblica, anche perché pubblica. Nel frattempo continua a sognare di far tornare i pesci nel torrente di Osnago perché qui 'si sta bene, c'è una bella vita a misura d'uomo; se c'è un problema è la mancanza di pesci nel torrente, sono cinquant'anni che qui non c'è più un pesce e questa non è una bella cosa'"» (Gerardo Mastrullo)