Quest'opera nasce con impressa un'anima universale, incardinata in mirabili forme di eleganza che sono anzitutto forme-pensiero - come se il poeta fosse incapace di "pensare poeticamente" al di fuori di un sorprendente impasto di profondità e lirismo, empatia e chiarezza geometrica... Un'opera, questi Studi Op.8, che rifugge dalla divisione in sezioni tematiche e pare tutta un continuum, identificato nei suoi snodi dal richiamo di alcune parole chiave: prima in ordine di apparizione la parola "Altrove", attorno a cui si genera un vero e proprio coagulo semantico di versi, con una concatenazione studiatissima e raffinata da una strofa verso l'altra... Come il poeta Paul Celan, amato e spesso citato in esergo, anche il poeta Casale è «ferito di realtà e realtà cercando». E la realtà è nel verso, quando la poesia è parte di un'esperienza vera, di un apriori confermato quotidianamente nella scelta di scrivere e di pensare: in altre parole, quando è «destino». (Dalla Prefazione di Alessandra Paganardi)