Della vasta quantità di lettere, scritti e poesie che Vincenti ha lasciato, emerge la grande importanza che assume, nella sua opera, la scrittura. Per l'artista essa diviene, ben presto un simbolo, l'espressione della propria emotività. Firmerà le opere della maturità, giocando con le lettere e le parole (VescoVI), anagrammando proprio un frammento di una sua poesia. La scrittura è un mezzo per riordinare quel repertorio di immagini che si aggirano dentro la sua mente. Nel linguaggio poetico e nella scrittura, Vincenti cerca di trovare risposta al bisogno di rendere il suo operato accessibile a chiunque vi si voglia avvicinare, pensando che il significato di un'immagine accostata a una parola possa risultare di più semplice comprensione. Le sue poesie, che l'artista-poeta suggeriva di leggere "col pensiero" affinché le parole scorressero "libere sotto gli occhi", insieme ai numerosi disegni, graffiti, tavole e collage, contribuiscono a definire la cifra del suo operato artistico.