L'atto del tradurre accompagna da sempre la scrittura di Carlo Franzini, ne è stato parte integrante in quel laboratorio della parola, pensata e scritta, indispensabile ad ogni poeta vero. In questo libro Franzini raccoglie traduzioni inedite insieme ad altre già apparse in volumi o riviste letterarie: da Orazio alla Dickinson, da Jiménez a T. S. Eliot, da Char a Lorca. Un ampio e diversificato orizzonte poetico e linguistico in cui si completa il mosaico di un lungo percorso intellettuale e lirico dall'esito straordinario, che qui si manifesta interamente, mostrando una cifra poetica tanto esatta quanto in perfetta sintonia tra la scrittura in proprio e la traduzione; senza "differenze o gerarchie", come sosteneva Giorgio Caproni.