Raccolti sotto il titolo di Coniungula questi versi vogliono restare una testimonianza di voce affermata e ripetuta nel tempo, un riguardo dovuto alla memoria, a comportamenti richiesti da ogni prova. Anche il titolo non è scelto a caso perchè così venivano chiamati dai latini i finimenti che legavano gli animali da lavoro, pronti sempre a lasciarsi imbrigliare da chi voleva piegarli solo alla fatica. E sempre disposti, lì, a concedere docilmente il consenso, mai neppure appannato da un pur debole rifiuto. I versi non riescono certo a sciogliere le fibbie che tengono uniti i finimenti, ma ne accompagnano il passaggio, flebile richiamo ormai a chi è costretto a tutte le rinunce. E resteranno compagni di chi vede e non sa dirlo, conforto a chi non osa confessarlo, ma soprattutto aiuto a chi non sa vedere.