Viva e appassionata testimone del nostro tempo, la parola poetica di Angelica Camassa è percorsa da un'inesauribile tensione di conoscenza, che potrebbe essere riassunta dal verso: «Sono fiamma che cerca/sospesa e sorpresa/da nuove domande». Sostenuta da una salda eticità e da un forte impegno civile, praticato lungo tutto l'arco della sua vita, l'autrice celebra con parole luminose la pluriforme bellezza del mondo e il palpito degli affetti familiari ed amicali, pur nella consapevolezza del dolore che spesso offende e lacera; denuncia con forza il male umano e i guasti della politica, convinta, tuttavia, della loro redimibilità, senza mai rinunciare alla consolazione della speranza e allo slancio verso nuove possibilità. I versi, intensi e profondi, mescolando la concretezza esperienziale con la visione spirituale, assumono il tono di una conversazione con il lettore, chiamato a condividere con l'autrice un cammino di ricerca che spesso si accompagna al viaggio nello spazio geografico e a quello metafisico nella vastità dei cieli, raccontati, entrambi, attraverso sequenze lirico-narrative che si fanno specchio di un ricchissimo mondo interiore.