L'Autore descrive i colori e i suoni della natura che cullano le sue visioni oniriche con i pennelli di un affresco dove rivive l'anima di una antica dimensione pastorale. Canta lo sbocciare dei fiori, il bramire dei cervi, i richiami degli uccelli, con l'aulo del suo cuore. Vola tra le stelle e ascolta la melodia delle sorgenti, ma non è alieno dai problemi attuali. Talvolta fa parlare gli oggetti, dai quali trae lezioni di vita. La quiete è il nido delle sue meraviglie, dove l'eco del silenzio si apre alla sua armonia interiore.