In questa raccolta di poesie l'autore canta i sentimenti di noi tutti, di quella parte della nostra anima più pulita e più sola, la cui voce desideriamo a volte rimuovere e soffocare perché risuona troppo dolorosa. Pensare, sentire, scavare, infatti, ci porta sui sentieri della sofferenza. I versi testimoniano una strenua ricerca delle radici della "metafisica" interiore da cui si diparte uno slancio verso l'infinito, verso il sublime inattingibile alla finitezza dell'uomo.