La poesia, in questo libro, è un lungo viaggio. Si incontrano metafisici cammini tra le metafore, i miti, la memoria e il ricordare in un elegante tracciato semantico, la cui visione estetica diventa tradizione e innovazione, vissuto ed esistenza. Pierfranco Bruni usa l'allegoria già a partire dal titolo. Nel verso la tensione lirica, tra un gioco di praticità e perseveranza, crea un immaginario ironico che sta alla base del corpus dell'intero progetto poetico di Bruni. Si tratta di un testo completamente organico, pur nelle articolate sezioni che reggono il complesso monumentale del libro stesso in una grammatica delle conoscenze stilistiche tra dimensioni oniriche e tempo abitato. Una poesia che è espressione di tradizione e ricerca nella summa linguistica e di coerenza poetica che parte da anni di intensa meditazione. Le voci sono destini e i luoghi sono geografie del cuore e terre abitate che restano come scavi nella testimonianza di un uomo.