"Io non so niente di poesia. È giusto che voi lo sappiate. Ti lascio le pietre non nasce per caso e in un tempo qualsiasi, nasce da un'emergenza, dalla crisi dell'uomo e dalla crisi del mondo. Qualcosa in questi anni si è rotto, eruttando come un vulcano, un vulcano che dormiva assopito da millenni. Una lava incandescente è emersa ricoprendo e trasformando tutto: le certezze radicate negli anni, le nozioni date per scontate, le credenze, i pregiudizi inconsci. [...] Io non so niente di poesia ma ho dovuto eruttare! [...]" (Dalla premessa dell'Autrice)