Il perdono di sé come assoluzione mai rivelata. L'antitesi di una cura che si fa malattia e opera sul nostro corpo in disarmata incoscienza. "Barbarità. Nel nome del Dolore, dell'Amore e dello Spirito Libero" è un convoglio infinito di desiderio e umanità, nella disperata ma audace e autentica esigenza di esprimere un dolore sommerso. Un percorso interiore di radicale essenza che fa dell'autoconsapevolezza non veicolo per guarire bensì per esporsi e urlare, pacatamente, il proprio Io. Esserci, in qualunque modo. Soffrire, perdendosi in un costante flusso di presenza. Se "l'Amore è figlio unico" forse il dolore ha una grande famiglia e Barbara Bozzini mette in scena queste radici con profonda sincerità. Una foto, un palcoscenico, mille storie e "ora i miei pensieri esplodono in coriandoli di follia".