Questa raccolta di poesie prova a situarsi nel punto di indistinzione tra le esperienze collettive e quelle individuali. Un confine opaco, sia in un senso positivo, perché ciò che vi può crescere è qualcosa di prezioso, sia perché porta in sé il pericolo dello scacco, sullo sfondo di una storia che si dà sempre di più come spazio dannoso e contemplazione attonita di un disastro. Ciò che forse più importa di questi frammenti è ciò a cui accennano al di fuori di loro, un oltre che si vede spesso solo come breve apparizione ma che continua a esistere, anche nella forma della sua assenza.