In uno spazio scenico indefinito risuonano le voci della coscienza e della polvere: sintesi di contrapposte filosofie si affrontano in un corpo a corpo senza corpo. Pur trattandosi di astrazioni, a cui si può liberamente associare una qualsivoglia figura, è immediato concepirle come persone o personaggi concretamente dialoganti, in quanto incarnano due forme complementari: lo spirito, che esiste solo in forma materiale, e la materia, che vive solo in quanto animata spiritualmente. La conflittualità è solo apparente, l'una esiste nell'interazione con l'altra e la realtà del mondo ne è la rivelazione in atto: il dialogo si scopre essere sì tra due voci distinte, ma dentro lo stesso corpo. La musica registra il flusso, a tratti emozionando, preda del volo che cede sotto il peso della fatica a sostenersi.