Come ha puntualmente osservato Luigi Manzi, "'Dentro la sfera' è quasi la fluida trascrizione di una energia cosmica che ci seduce non appena ne assecondiamo la danza e la finalità. La scrittura non ha punti d'attrito e non soffre di artifici ma segue l'onda lunga e flessuosa delle visioni, come in una armonica coreografia in cui i testi e i versi assumono proporzioni nello slancio vitale: esso stesso colmo di significati reconditi e di seduzioni". Il testo fluisce spontaneamente, come un diario di idee e immagini in cui è inutile cercare l'aderenza alla realtà: è reale quello che accade, materialmente o idealmente, e la nostra esistenza sta sospesa tra materia e idea, senza possibilità di sintesi. Nel tentativo di comporre la forma musicale di una meditazione ininterrotta, la poesia si rivela essere il luogo vivo di un'armonia dissonante.