Ecco la poesia come antidoto a questa assenza o perdita di sé. La poesia si fa urlo che infrange le barriere e le paure. È questa la sua forza, la ribellione, l'insurrezione contro il nonsenso. In tanto fragore di guerre, è il canto dell'usignolo: anche se di pioggia o lacrime, è sempre vendere meraviglie invece che armi o ingombranti inutili cose. (dalla prefazione di Angela Chermaddi)