Un libro di poesie pervaso da una controllata malinconia, lo stile di chiara matrice apollinea si sovraccarica di razionalità, la conduce al suo limite; s'intravede qualcosa al di là. Sembra che l'autrice stia per varcare quella soglia ma la coscienza si trova ancora imprigionata di qua dal velo. Ci stiamo preparando a una esperienza pre-iniziatica, la razionalità è quasi arrivata ad essere schiacciata dal suo stesso peso, il salto non vuol dire irrazionalità ma un altro livello dell'essere molto più vicino a un modo 'orientale' di sentire il mondo.