Pubblicato per la prima volta nel 1958, "In hora mortis" è un breve poema, diviso in quattro parti, in cui una voce lirica si rivolge a un Dio - forse inesistente - lamentando il dolore del mondo e l'ineluttabilità della morte. In un linguaggio simbolico e visionario, che ricorda la poesia di Trakl, Bernhard si presenta, all'inizio della sua esperienza di scrittore, con la forza espressiva, radicale e sconvolgente, che renderà celebre la sua prosa matura. I versi di "In hora mortis" scavano intorno alle parole lunghi silenzi e utilizzano una tecnica di iterazione musicale che evoca tonalità bachiane. La forma della composizione è quella di un salmo, in un mondo in cui l'unica preghiera possibile è quella del dubbio e della disperazione. Nel suo ricercato lirismo questo libro ci rivela la matrice più profonda dell'opera di Bernhard e ci presenta una dimensione della sua arte ancora poco nota in Italia.