Mi è difficile ingabbiare la poesia, delimitarla concettualmente. Mi è stata presentata sui banchi di scuola e l'ho snobbata. Poi un giorno, senza preavviso, l'ho sentita arrivare nella necessità di imprimere nero su bianco le emozioni di un viaggio. Il viaggio è ripreso continuamente nei miei versi, un viaggio verso l'altrove, perché è solo lì che autenticamente mi raggiungo e mi riconosco. La poesia è viaggio, cammino introspettivo nelle emozioni, nelle paure, nei sentimenti in genere, in una dimensione in cui il tempo e lo spazio hanno limiti tendenti all'infinito. Si viaggia nella poesia come nella vita senza mai comprendere verso quale direzione sia il ritorno, affidandosi all'invisibile, agli alberi, alle sirene.